Ne “Il Malato Immaginario”, Molière mette in scena le vicende familiari di un ipocondriaco, Argante, che si circonda di medici inetti e furbi farmacisti ben contenti di alimentare le sue ansie per il loro tornaconto personale, puntando la sua critica sull’ignoranza e l’egoismo degli esseri umani.
La messa in scena di Fantateatro riduce lo spettacolo unicamente nella durata, mantenendo i personaggi e l’intreccio invariati e consegnando al pubblico uno dei testi più famosi e riusciti del grande commediografo francese. La scenografia è inoltre pensata come mobilia disegnata su tele, trasportando l’intero spettacolo all’interno di un quadro barocco.