Confessioni di un Homo Sapiens
Originali di prosa - Per tutti









Uno spettacolo sull’origine della civiltà, sulla nascita di limiti e confini. Puntando l’attenzione sull’inizio, si comprende meglio il contemporaneo, dove i muri e le divisioni sono tragicamente di attualità. Nella forma del monologo narrativo in tono leggero, il protagonista ricorda la sua vita nel Pleistocene, le nostre origini, il tipo di vita che conduceva usando come scusa narrativa il rapporto con la propria donna. Il fine è puntare l’attenzione sul passaggio dalla vita mobile e libera che abbiamo fatto per oltre trecentomila anni in confronto a quella sedentaria iniziata “appena” diecimila anni fa con l’agricoltura, da cui sono derivati confini, limiti, muri e la struttura della cultura nella quale ci troviamo, fondata sull’avere, al contrario di quella precedente, fondata sull’essere. La visione della storia viene ribaltata completamente, ogni informazione riportata è documentata e proposta in tono leggero e divertente. Il testo è il risultato di una ricerca approfondita sulle origini della nostra specie, che è stata sviluppata in due libri dell’autore: “Il sentiero dell’architettura porta nella foresta”, (Franco Angeli, 2102) e “L’invenzione della casa. Storia di una trappola.” (Primiceri, 2018).
Interpreti
Umberto Fiorelli, Tommaso Fortunato
Regia
Maurizio Corrado, Umberto Fiorelli
Autore
Maurizio Corrado
Compagnia
Compagnia del Gaino, in collaborazione con Fantateatro